giovedì 22 luglio 2010

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venerdì 9 luglio 2010

Mentre il Pantanal brucia


Dopo aver scritto il mio ultimo post, mi ero auto-consigliato spontaneamente di non pubblicare più nulla fino al nostro arrivo a Cochabamba. Stamattina però mi sono svegliato già sveglio...mi ritrovo in quello stato euforico tipico di chi ha dormito poco e male, ma che proprio per questo non ha avuto modo di rilassare il corpo, di assopirsi, di rincitrullirsi...mi sono svegliato già sveglio...ed è un po' come svegliarsi ancora ubriaco dopo una nottata offerta in sacrificio a Bacco. Quando uno si sveglia già sveglio, capita che si stupisce della propria loquacità già durante la colazione, ma non solo...la loquacità va a mille a pari passo con il flusso dei pensieri; anche loro infatti sono rimasti "sopra le righe" conseguentemente alla nottata agitata. Bene...mi rendo dunque conto del fatto che fra ieri sera e stamattina, il mio corpo e la mia mente non hanno seguito il loro naturale e comune percorso bio-psico-organico...il motivo lo ignoro, o forse lo conosco...il fatto è che ho voglia di scrivere. La sensazione è quella di ardere e divampare, di scottare, di non riuscire a trovare una fonte umida, ignifuga, fredda. In realtà, ora che ne sto scrivendo, mi rendo conto che è stata una notte devastante, durante la quale probabilmente ho afferrato un po' di più il fatto che sto dicendo ciao a tanta gente alla quale non voglio dire ciao...guardo Bellinzona e il piano di Magadino e nonostante tutto capisco che mi mancheranno come l'aria...ma queste sono prevedibili conseguenze dirette della nostra scelta e delle quali non intendo stupirmi. Oggi, con il pretesto di essere agitato e di aver voglia di scrivere, mi piacerebbe parlare brevemente del Pantanal...un luogo naturale che ho sempre desiderato vedere, ma che non ho ancora visto. Il Pantanal sta bruciando.
Il Pantanal è la più grande riserva umida al mondo...una distesa semi paludosa di 150'000 km2, situata in parte sul territorio Brasiliano (stati del Mato Grosso e Mato Grosso du Sul), sul territorio Boliviano e su quello del Paraguay. Il Pantanal è considerato l'ecosistema con il maggior numero di specie animali e vegetali al mondo. Fra il 2000 e il 2001 il Pantanal è entrato a far parte dei patrimoni UNESCO ed è stato inserito nel parco nazionale Pantanal Matogrossense. Durante il mio ultimo e avventuroso viaggio in Brasile, mi sono avvicinato molto al Pantanal...in realtà mancavano ancora una caterba di chilometri...ma l'attenuante è che il Brasile per quanto è grande, a noi europei tende a distorcere la cognizione geografica. Mi trovavo sul confine che separa gli stati del Goiàs e del Mato Grosso, immerso fra la vegetazione rappresentante i primi selvaggi arti della Foresta Amazzonica...guardando verso ovest immaginavo di poter sentire i rumori del Pantanal, strazianti, pulsanti, incontaminati...immaginavo di sentirne l'odore, pesante, stagnante, caldo...non sapevo che odore o che suoni potesse avere...ma ero contento così...ero contento di essermi avvicinato così tanto. Per me il Pantanal è quasi un luogo che va lasciato li dov'è, che va solo immaginato...forse sceglierò di non vederlo mai dal vivo...ma mi ci sono avvicinato di brutto...ho addirittura quasi sentito per davvero i suoi odori e i suoi suoni.
Il Pantanal in questo periodo sta bruciando, l'incendio sarebbe iniziato 2 settimane fa circa...e fino ad oggi sarebbero andati distrutti 45'000 ettari di Pantanal...esponendi di ong locali hanno dato l'allarme...il periodo secco, il forte vento e il fatto che la zona è disabitata, sono fattori che giocano contro al contenimento dell'incendio. L'incendio sarebbe iniziato nella zona brasiliana, dove risiedono anche allevamenti sconfinati.
Il Pantanal dunque brucia, e personalmente non penso di poter fare grandi cose per migliorare la situazione...però ci tenevo a divulgare questo fatto...perchè, anche se non ci sono mai stato, al Pantanal ci tengo, come tengo ad un pensiero prezioso che mi aiuta a dormire bene di notte.
Mancano 21 giorni al decollo.

Matteo