giovedì 30 dicembre 2010

La Bolivia si agita

Ieri, mercoledì 29 dicembre, il Presidente Evo Morales ha parlato al popolo in un discorso ufficiale trasmesso da tutti i mezzi di comunicazione. Morales ha cercato di calmare gli animi, appoggiando innanzitutto la legge votata dal governo domenica 26 di dicembre.
Evo ha ribadito il fatto che l'introduzione delle sovvenzioni ai carburanti è avvenuta in un epoca in cui il suo governo doveva ancora nascere, per mano della vecchia coalizione politica al potere. Morales ha affermato che gli altri governi non hanno "avuto il coraggio" di togliere le sovvenzioni in questione per paura della reazione popolare all'inflazione e il suo Governo ha ereditato così una problematica causata antecedentemente; sostiene però che l'annullamento di questi sussidi governativi era necessaria da tempo; principalmente per fermare, come già citato, un contrabbando di carburanti fra Bolivia e paesi confinanti che stava minando pesantemente le casse del paese; secondariamente per mettersi in pari con le altre nazioni sul piano economico; infine per reinvestire nell'economia interna al Paese i circa 350milioni di dollari fino ad ora destinati appunto alle sovvenzioni ai carburanti.
Il Presidente ha promesso inoltre un aumento salariale del 20% in diversi settori professionali, ed altre misure di compensazione alla legge appena votata.

Chiaramente, l'impatto della poplazione con le repentine decisioni prese, non si è ammorbidito...la realtà dei fatti rimane e la gente sembra più preoccupata dal presente che fiduciosa per l'impatto che avranno queste mosse economiche in un futuro prossimo.
I prezzi in generale stanno salendo o sono già saliti vertiginosamente.
Oggi i conducenti di trasporti pubblici hanno indetto uno sciopero generale e hanno annunciato blocchi stradali che congestioneranno le varie città.

Ieri nel pomeriggio inoltre, si è diffusa la voce che il governo aveva intenzine di congelare i conti bancari (corralito) per un periodo indefinito, questo per assicurarsi di mantenere dei capitali fisici in questo periodo di cambiamenti drastici . Informazione che in serata il Presidente ha smentito pubblicamente ed ha anzi condannato in quanto terrorismo finanziario indetto dell'opposizione. Code interminabili agli sportelli bancomat si sono registrate in tutta la nazione, da La Paz a Cochabamba, da Sucre a Santa Cruz...ovunque aleggia un'incertezza sulle prossime mosse del Governo e sulle reazioni del popolo apparentemente pronto e desideroso di insorgere.

La chiave di lettura del tutto è ancora smarrita per quanto ci riguarda, nel senso che tante sono le ipotesi, ma poche le certezze...senza dubbio le decisioni prese dal Governo gioveranno all'economia in tempi relativamente lunghi, mentre l'attualità è caratterizzata da un senso di smarrimento e insicurezza quotidiani.

Per chi volesse un buon approfondimento in merito alla questione, rimandiamo all'interessante articolo scritto da Lucio Nesta -volontario Interagire- sogliologo e operatore sociale attivo nella capitale Sucre.

Il blog di Lucio e di sua moglie Sara:

www.diarioboliviano.org

Articolo "Bolivia, nuove manovre economiche del governo"





Nessun commento:

Posta un commento