domenica 17 aprile 2011

Duende


Di seguito riporto un breve testo che accompagna la presentazione del “Duende”, nuova opera teatrale interpretata da bambine, bambini e giovani che fanno parte dell’Elenco, gruppo teatrale-circense coordinato dal direttore di “educar es fiesta” Edson Quesada. Lo spettacolo si è presentato con grande successo venerdì 15 e sabato 16 aprile nel circo “El Tapeque” e continuerà fino a fine maggio.



DUENDE
(folletto)

Duende…un personaggio mitico, un personaggio magico, un mistero che vale la pena di vedere!

La storia dell’Infanzia è stata scritta da poco tempo, e la storia dell’Infanzia è la storia di come abbiamo trattato questo periodo della vita, che nessun esser umano ha vissuto da lontano.

Nel 12° secolo, in Europa, quasi non esisteva la differenza fra bambini ed adulti. I bambini indossavano abiti da adulto, i bambini sopravvivevano alla peste e alla violenza, i bambini come tali facevano parte del mondo degli adulti.

Solo di recente, con il cristianesimo, vediamo i bambini sotto un altro aspetto. I bambini come angeli e come demoni; si pensa che l’Infanzia infatti sia una tappa di purezza, però ancora aggrappata al male e per questo l’anima del bambino dev’essere pulita attraverso il rito del battesimo cristiano. Quest’ultimo dev’essere effettuato il più presto possibile affinché il bambino possa crescere da buon cristiano.

Alla fine dell’Ottocento molti bambini (eccetto quelli che facevano parte dell’alta borghesia) lavoravano nelle fabbriche d’Europa insieme agli adulti. I sentimenti di pena e carità verso la condizione dell’Infanzia sono nati solamente dopo la prima Guerra Mondiale, quando migliaia di orfani si ritrovarono a vivere per strada.

Con la Guerra nasce dunque la necessità di protezione dell’Infanzia e dell’attribuzione di diritti a questa categoria, come per esempio il diritto per ogni bambino a non rimanere solo o senza posto dove poter vivere, o il diritto di accedere ad una casa d’accoglienza o orfanotrofio, a una famiglia o un rifugio dove poter crescere serenamente.

Senza dubbio, i vecchi orfanotrofi sono stati un aiuto ma anche una delusione. Erano luoghi dove veniva persa l’identità di ogni bambino, luoghi di molestie, di maltrattamento, luoghi dove si sono commessi i crimini più terribili contro l’Infanzia, nel nome dell’educazione e della bontà.

Il concetto di Diritti dell’Infanzia si è sviluppato a partire dal 1900 circa, iniziando a discutere per esempio il tema del “minore”, termine che non dava forza ai diritti del bambino.

Quanti abusi hanno dovuto subire i bambini delle città e dei centri urbani per essere considerati come persone? Guerre, morti, abbandoni, povertà, abusi, violenze, carcere e anche iper-protezione, il tutto per negare una parte della vita che non rappresenta altro che la libertà…una libertà che neghiamo, educhiamo, addomestichiamo.

La storia europea non è molto lontana dalla nostra realtà.
Con la Conquista, i bambini indigeni facevano anch’essi parte di una colonizzazione piena di violenza e vandalismo, specialmente le bambine, introdotte rapidamente alla schiavitù domestica e spesso anche alla schiavitù sessuale da parte degli spagnoli colonizzatori e dei loro discendenti.

Il “Duende” ha l’obiettivo di recuperare questa storia e di trattare la sua evoluzione fino al mondo di oggi, il mondo così detto moderno, dove i bambini però, nonostante le leggi, non possono ancora godere di una vita dignitosa.
Il “Duende” ci spinge a riflettere e ci interroga sui secoli persi dell’Infanzia.

Il “Duende” è un personaggio mitico, birichino, maligno e alcune volte magico, dolce e misterioso.
Il Duende rappresenta questa Infanzia, che se osservata come parte del miracolo della vita, oggi potrebbe essere scritta in maniera diversa.

Il Duende ci spinge alla riflessione, ma non partendo dalla pena o dalla rabbia, bensì partendo dalla proposta di relazione fra bambini e adulti in forma sincera…loro se lo meritano.

2 commenti:

  1. Quanto avrei voluto esserci all'inaugurazione....spero presto in un dvd:)
    Fra

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  2. Quest'anno come ci si aspettava hanno davvero superato se stessi,...uno spettacolo imperdibile!Il dvd arriverà presto, no te preocupe! ;) un caro saluto

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