mercoledì 22 dicembre 2010

Magnà se magna...

Nella foto: uno dei piatti tipici, la Picana


“Il cochabambino, da un punto di vista alimentare, è esigente Matteo”, mi dice con fare solenne e composto Omar, subito dopo avermi invitato a mangiare un panino all’arrosto di maiale e verdure, attorno alle nove e trenta del mattino. All’istante mi parte mentalmente una raffica di immagini di pietanze e piatti tipici che ho visto in giro...cribbio…Omar ha ragione!

Mangio il panino e mi sento cochabambino, bevo un succo di frutta scegliendolo fra altri sei differenti, tutti prodotti artigianalmente…mi trovo ad un incrocio stradale poco trafficato, ci stiamo servendo da una delle infinite bancarelle di strada, veri e propri angolini del sapore.

“Omar…ma tu…da buon indigeno…ogni giorno segui il programma alimentare del cochabambino?”

“Chiaramente no, a parte che mi costerebbe parecchio, poi mi ritroverei sovrappeso, non mi piacerebbe sentirmi grasso”

Bhè…non è che ora voglio fare l’ironico così a buon mercato, e neppure mi sento un grande esteta, però secondo il mio flessibilissimo parametro relativo all’argomento, Omar già lo è abbastanza, in sovrappeso.

In ogni caso sorvolo, ci mancherebbe.

“Ma…Omar…raccontami un po’…ipotizziamo…se un cochabambino benestante, esigente esigente esigente, e a cui non importa della linea, seguisse rigorosamente la scelta alimentare quotidiana della città…cosa mangerebbe?”

Chiedo dunque, iniziando ad affrontare la seconda metà di quello che erroneamente sto reputando un semplice “panino”.

Omar volta lentamente il capo per scrutarmi il volto.

“Davvero vuoi che ti faccio la lista?” chiede illuminandosi.

“Dimmi dimmi!”

“Bella come domanda Matteo! Bene, bene! Questo è il mio argomento! Diciamo che il cochabambino si sveglia mediamente verso le sette, così come accade in tutto il mondo. Di norma la colazione casalinga è costituita dai classici pane, burro e marmellata…ovviamente qui la frutta abbonda, perciò la si può trovare su molte tavole già molto presto al mattino. Il piccolo pasto si accompagna con caffè, tè (mate) o succo.

Matteo…il cochabambino è esigente…sia coloro che hanno già fatto colazione, che quelli che sono ancora a digiuno, per strada o nei ristorantini, a partire dalle 08:00, possono mangiare le seguenti portate: un piatto di Linaza (cereale in grani), spesso servito con un po’ di formaggio; il famoso Api con Pastel (sciroppo denso con pastelle dolci fritte); Buñelos (bigné); Gelato con cannella e latte; Empanadas (fagottini di pane ripieni a piacimento); Cuñapes (involtini di pane con un po di formaggio nell’impasto); Phisara (piatto a base di grano andino); Sandwich de Chola (che è il panino che hai fra le mani ora caro Matteo); Humintas (pasticcio di mais cotto a vapore o in acqua nelle sue stesse foglie); Rosquetes (ciambelle pasticcini); Tojorí (succo di frutta e pastelle).”

“Accidenti Omar! Questa è la scelta tipica per colazione?”

“Si…ma ti sei già stufato? Ora ti racconto cosa segue: il cochabambino, sempre per strada o nei ristorantini, fino alle 11:30 del mattino e difficilmente oltre, si sazia con le famose Salteñas (fagottini ripieni di verdure, carne, olive e uova, piccanti o dolci, diversi dalle empanadas); Locotos ripieni (peperoncini piccanti); Rellenos de papa (bocce di pastella fritte e ripiene di verdure e carne); Caldito de Cardan (brodo-zuppa iperproteico di parti genitali di animali maschi)…”

“No aspetta Omar…in giro per strada ti danno il brodo di pisello di toro?”

“Certo…a dipendenza della dose puoi capire di che animale è…a me fa schifo…ma è consigliato contro l’anemia e si crede che curi l’impotenza…dai fammi continuare…dopo la zuppa abbiamo, se vogliamo: Ranga Ranga (misto di carne, riso e cipolle); Riñoncitos (reni con patate o in zuppa); Chorizos criollo (salsicce con contorno)…che te ne pare Matteo? Ci vuole energia per iniziare la giornata no?”

“Tutte pietanze eccezionali, ma non ti sembra un po’ un esagerazione, un eccesso?”

“Chiaro…ma qui parliamo di cultura alimentare, non di ambientalismo o equità…non sto facendo un discorso serio…è una semplice delucidazione, ci penseremo un’altra volta alle critiche…ok? Dunque proseguiamo…siamo all’ora di pranzo giusto? Bhè...uno può sbrigarsela fra questi piatti: K’allu (pannocchia, fave, patate e insalata con cipolle); Enrollados (involtini di carne di maiale); Escabeche (pollo con verdure lessati e con brodo); Chank’a de pollo (pollo o gallina lessati con fave e fagiolini); la squisita Sopa de manì (zuppa di noccioline con patate, pasta e verdure); Puchero (misto di verdure, mais e carne); e poi ci sono una miriade di altri piatti a base di carne e verdure, come Ch’ajchu, Habas pejtu, Mata hambre, Pique macho (lo adoro); Conejo lambreado (coniglio), Chicharron (carne e cotenna di maiale) e Pampaku (che si può fare con carne di agnello, maiale, pollo, anatra e porcellino d’india); la Milanesa (molto simile al Sillpancho, anche se la fettina è molto più spiattellata e fritta); la Picana (vari tipi di carne lessa con pannocchie e verdure).

“Ma sai che da noi il porcellino d’india è un animaletto che i bambini tengono in gabbia e ci si affezionano?”

“Anch’io li adoro…qua si vendono in strada…son tenerissimi allo spiedo…ma fammi continuare Matteo siamo arrivati a un pasto importantissimo…il Platito de la tarde (piatto del pomeriggio), assolutamente da consumarsi entro le 16:00 e le 17:30…la scelta purtroppo non è molta…abbiamo: Fideos uchu (zuppa di pasta con carne); Aji de patas (piccante a base di zampe di maiale e verdure); Picantes misti; planchitas (carni alla griglia miste).”

“Mamma mia Omar, ma sai che troppa carne fa male? E poi sai che per produrre un solo chilo di carne…”

“Ma falla finita…ti ho già detto che i discorsi da apocalisse li facciamo un’altra volta…manca poco…siamo arrivati ai piatti tipici per la cena e per la notte…bene…personalmente adoro il Sillpancho (per ordine di piramide partendo dal piatto riso, patate, fettina di manzo impanata e fritta, uovo al tegamino e insalata con cipolle); però sai, ci sono anche Lapping (ottimo per gli erbivori come te, la carne c’è, ma con tanta verdura e una banana fritta; Lomo mondado (altro pezzo di carne del manzo con riso e verdura, chiamato anche Borracho, cioè “ubriaco”), perché va bene mentre stai bevendo alcool; il Charque (carne essiccata e fritta, meglio se di lama, servita con uova, patate, mais e birra); poi ci sono le magnifiche Tripas (le viscere, so che sono diffuse anche dalle tue parti). Per finire, abbiamo due prelibatezze consigliate per dopo cena, meglio ancora se mangiate all’uscita dal bar, con addosso qualche grado alcolico di troppo: gli Anticuchos (cuori di pollo o di vacca grigliati); e il famosissimo Trancapecho (“blocca petto”, ovvero il Sillpancho al completo ficcato in un panino”)….ovviamente per strada puoi trovare anche i più classici hamburgers, pane e salsiccia, hot dogs, pollo fritto con qualsiasi condimento…poi non bisogna dimenticare le bevande…abbiamo la sacra Chicha (fermentato di mais) e una miriade di birre molto gasate ma buone. Per il vino devi andare al sud, nella zona di Tarija, per favore è buon costume NON chiedere mai un vino chileno al ristorante.

“Ma tu cosa ne pensi di quest tipo di alimentazione Omar?”

“Io non penso nulla…penso che uno deve curare quello che mangia e qui a Cochabamba, anche se siamo in una grande città, si trovano prodotti caserecci e fatti in casa, rivenduti a prezzi onestissimi direttamente dal produttore, direttamente sulla strada.”

“Ma è sempre così? Cioè…come lo sai? Magari la carne la comprano al mercato, o al supermercato”

“Matteo…ma voi europei siete diventati tutti così paranoici in merito a quello che mandate giù?”

“Buono il sandwich de Chola Omar…ma le avranno lavate bene con acqua bollita queste verdure?”

“Ok, hai superato il limite…offri tu”.

Un abbraccio

Matteo

5 commenti:

  1. O.O" WOW! Mi sento sazia solo a leggere...spero davvero che non seguirai alla lettera il cochabambino altrimenti temo per il livello del tuo colesterolo oltre di quello della tua cintura ;) eheh
    Ti abbraccio (ancora ci riesco??)

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  2. Cari Nicole e Matteo,
    grazie di cuore per il vostro biglietto mi ha fatto tanto piacere.
    Sono felice di sentire che questa esperienza vi sta arricchendo, vi sta dando soddisfazioni e gioia.
    Vi faccio tanti auguri di buone feste.
    Con tanto affetto.
    Mara

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  3. Grazie per entrambi i pensieri cara Rita e cara Mara. Vi auguriamo di trascorrere un sereno e felice Natale e un fortunato inizio di anno nuovo...a risentirci presto.

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  4. No..il porcellino d'India no.. ;)

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  5. complimenti per l'elenco! un bel lavoro su un'aspetto fondamentale della vita, e della cultura. In Nicaragua non c'é tutta sta varietá e per strada a parte carne arrostita, frutta e guirillas (una tortilla di mais fresco, buonissima) non si trova tanto ... vabbé ... approfittatene con giudzio ...

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